Travel Blog
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MAR ROSSO
SNORKELING, IMMERSIONI E GITA A LUXOR
Cosa vedere e cosa fare nel Mar Rosso in una settimana
Uno sguardo al Mar Rosso
La sua forma si allunga verso il mar Mediterraneo a cui è collegato dal Canale di Suez a partire dal 1869.
Profondo 3.000 mt nella sua zona centrale, sembra una cicatrice che non si è ancora rimarginata dal distacco del Continente Africano dalla Penisola Arabica.
L’origine del suo nome è dibattuta: una delle ipotesi si riferisce ad un batterio che si riproduce nelle sue acque creando delle macchie rosso-marrone.
Un’altra ipotesi riguarda la traduzione errata del suo antico nome “Mare di Canne” nella sua versione inglese “Sea of Reeds” che venne riportato come Red nel corso del tempo.
In ogni caso, il suo nome ci riporta al tempo di Mosè che lo attraversò assieme al popolo ebraico facendo dividere le acque per merito
dell’intervento divino oppure ci rievoca il commercio di incenso e mirra che provenivano dalla Penisola Arabica e dal Corno d’Africa del periodo Tolemaico (IV -I secolo a.c.) ed ancora alle rotte carovaniere che dalle sue sponde si dirigevano nel cuore dell’Egitto.
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SHARM EL SHEIKH
Il golfo di Naama Bay
Con l’acqua all’altezza delle ginocchia mi volto a guardare la mezzaluna di sabbia dorata puntellata di ombrelloni di paglia del golfo di Naama Bay.
Io ed il mio gruppo di amici eravamo appena arrivati a Sharm El Sheikh, paese situato nella parte sud della penisola del Sinai, senza sapere bene che cosa aspettarci da quello che viene definito come un paradiso per chi ama la vita sottomarina.
Chi arriva a Sharm El Sheikh non lo fa per visitare la cittadina, molto turistica e affollata di venditori insistenti che cercano di richiamare l’attenzione, ma per scoprire le meraviglie sommerse di quel tratto di costa del Mar Rosso.
Guardiamo l’acqua trasparente e ci immergiamo ulteriormente.
A solo pochi metri dalla riva si rivela un giardino subacqueo: vediamo ondeggiare nella corrente tanti pesci coloratissimi di varie forme e dimensioni che trovano riparo e nutrimento tra le formazioni coralline.
E’ un mondo dei sogni in technicolor!
Parco Naturale di Ras Mohamed
Sharm El Sheikh si trova sulla punta della penisola del Sinai che fa da impareggiabile sfondo per i subacquei e gli appassionati di snorkeling che riemergono dall’esplorazione del Mar Rosso.
Il paese rappresenta un buona base per scoprirne il territorio in auto, in quad o a dorso di un cammello.
Porta di Allah all’entrata del parco di Ras Mohamed
A pochi chilometri di distanza, l’imponente Porta di Allah segna l’accesso al Parco Naturale di Ras Mohamed e si innalza solitaria e severa sulla desolata piana sabbiosa.
Oltrepassata la Porta, ci sono solo sabbia e mare.
Il contrasto tra i colori ocra e turchese intenso regala una visione di bellezza senza
tempo che sembra essere l’ambientazione di uno dei racconti di Shahrazad nelle fiabe Le Mille e Una Notte.
In questo contesto unico si fa il bagno nel lago salato, considerato un luogo magico, si passa accanto alla spaccatura causata dal terremoto del 1968 e si nuota in acque calde e cristalline costeggiando la scogliera piena di vita che precipita improvvisamente fino alla profondità di 100 mt.
Che lo si esplori facendo snorkeling come noi oppure con un’immersione subacquea, l’habitat sottomarino è semplicemente spettacolare: pesciolini di ogni colore si nascondono nelle cavità, pesci pagliaccio che si nutrono tra i coralli, pesciolini Nemo che giocano tra gli anemoni urticanti, i buffi pesci palla, razze che danzano parallele al suolo, pesci scorpione che attendono la notte per muoversi, murene che sbucano tra i coralli che qui resistono ancora allo sbiancamento generalizzato che si verifica in altre parti del mondo.
Dahab
Salendo lungo la penisola del Sinai, lo spirito hippie del meno conosciuto villaggio di Dahab richiama surfisti e appassionati di Kitesurf per il suo vento costante mentre il Blue Hole, una depressione sottomarina ricchissima di colorata vita sottomarina che raggiunge 100 mt di profondità e 150 mt di larghezza, richiama esperti apneisti e amanti della subacquea nonostante la sua cattiva fama a causa delle numerose vittime di incidenti in immersione avvenuti nel corso degli anni.
Apneista con monopinna sale in superficie nel Blue Hole
Vista sul Blue Hole di Dahab
Il Canyon Colorato
Passaggi nel Canyon Colorato
Saliamo attraverso il deserto verso il confine con Israele attraverso la penisola dove si sentono ancora le storie raccontate dalle tre religioni di Abramo (Cristianesimo, Islam e Ebraismo).
Arriviamo al Canyon Colorato, una gola che in alcuni punti sprofonda fino a 40 metri per 1 metro di larghezza nel suolo del Sinai.
I percorsi si snodano tra le alte pareti modellate dagli agenti atmosferici e segnate da fasce cromatiche che vanno dal rosso al viola al giallo dorato a cui deve il suo nome.
I segni presenti sulle pareti furono disegnati dal fiume che una volta scorreva in questa meraviglia naturale di arenaria colorata che ora amiamo fotografare.
HURGHADA
A novembre di pochi anni più tardi, con brevetto ed attrezzatura al seguito, mi trovo nuovamente sulle sponde del Mar Rosso, questa volta a Hurghada, assieme al gruppo della mia scuola di subacquea.
Vista sulla costa di Hurghada
Hurghada è una cittadina turistica senza particolare interesse e con una fila di eleganti resort che seguono la linea della costa e dai quali partono dei pontili che permettono di arrivare agevolmente al reef.
Immersioni, Discesa nel Blu ed Immersione Notturna
Le bellezze sommerse ancora una volta sono da togliere il fiato in un tripudio di coralli di ogni colore e forma, ampie gorgonie che si aprono a ventaglio in attesa del prezioso nutrimento portato dalle correnti.
I pesci più piccoli sembrano giocare a rincorrersi tra le colonie di coralli che si intrecciano tra loro mentre i pesci più grandi nuotano aggraziati vigilando la zona.
Il sabbioso fondo sottomarino è un tappeto spiegazzato che nasconde i talentuosi del mimetismo come i pesci pietra e le razze.
Attorniati da tale bellezza sottomarina con acqua trasparente e alta visibilità, il respiro rallenta ed è facile perdere pericolosamente cognizione del tempo nella consapevolezza di voler, almeno ora, dimorare nel presente.
Barche in attesa del rientro dei subacquei
Le splendide Gorgonie
I pesci farfalla
Ricordo perfettamente una colonia di pesci farfalla giallissimi e numerosi che si dividevano lentamente al mio passaggio e poi ancora quella sensazione di libertà e leggerezza durante la discesa nel blu intenso del mare aperto mentre seguivo la riga della corda legata alla nostra barca soprastante.
Come fossero un tatuaggio indelebile, ho catturato questi momenti nella mia memoria per portarli con me finché avrò vita.
E’ già calato il buio quando ci ritroviamo tutti sul pontile del nostro resort pronti per l’immersione notturna.
La linea di superficie sale sul vetro della nostra maschera mentre ci immergiamo ed ora l’unica luce è quella delle nostre torce subacquee.
Nuotiamo paralleli al reef ad una modesta profondità di 10 mt e scopriamo pesci pagliaccio addormentati tra le rocce e pesci scorpione in piena attività.
Ci inginocchiamo tutti a formare un cerchio sul fondo marino e le torce vengono spente.
Il buio è totale e si sentono solo le bolle d’aria che salgono dai nostri erogatori.
Una miriade di puntini verdi fluo ondeggiano attorno a noi: è il plancton che brilla nell’oscurità e danza attorno a noi in balia delle correnti.
Il Pesce Scorpione attivo di notte
Immersioni sul relitto
Con poche ore di barca, all’alba del mattino successivo raggiungiamo il relitto del traghetto Salem Express, affondato nel 1991 e che ora giace ad una profondità di 32 mt.
Raggiungiamo il punto di immersione ed assieme ad una guida del posto scendiamo sopra la parte posteriore dove le due eliche ci sembrano giganti attraverso il vetro delle nostre maschere.
Il traghetto si trova rovesciato su un fianco e seguiamo la guida mentre entra da una finestra, percorre quella che fu la sala ristorante con le stoviglie ancora ribaltate, per poi uscire dalla zona di comando.
Il relitto si sta fondendo con il paesaggio sottomarino. Madre Natura si è ripresa lentamente il suo spazio ed sta ricoprendo il relitto con la flora marina mentre pesci di ogni tipo hanno trovato riparo tra le sue lamiere.
Dei subacquei attorno al relitto
Le Rubriche
Escursione a Luxor
Uno spericolato viaggio con il pullman guidato da un autista costantemente in gara con gli altri mezzi per assicurarsi il parcheggio più comodo a destinazione.
E’ così che inizia la nostra escursione con destinazione Luxor.
Una colonna del tempio di Karnak
Seguiamo per ore un nastro di asfalto che si snoda attraverso una terra sabbiosa e desolata color biscotto.
Poi improvvisamente il verde prende il sopravvento e ci preannuncia la zona bagnata dalle ricche acque del Nilo che tiene a bada l’avanzata del deserto.
Attraversiamo la città piena di modeste abitazioni giallo ocra ammassate tra loro con il bucati stesi che sembrano festoni di un’improbabile ricorrenza.
Ci dirigiamo subito verso la zona delle rovine e percorriamo il Viale delle Sfingi che ci osservano immutabilmente il nostro passaggio mentre ci dirigiamo al maestoso Tempio di Luxor.
Ci perdiamo negli edifici millenari e tra le innumerevoli colonne decorate del Tempio di Karnak che ci ricordano la grandezza della civiltà ed il fascino che la storia dell’Antico Egitto ha suscitato in milioni di studenti e studiosi.
Me compresa.
Attraversiamo il Nilo su una tipica imbarcazione proprio in corrispondenza della verdeggiante Isola delle Banane per un assaggio dei piccoli e buonissimi frutti presi direttamente dall’albero.
La Valle delle Regine
Ai piedi del deserto, la vegetazione e il brusio della vita cittadina si sono trasformati in aridità e silenzio. Qui sorgono i complessi funerari della Valle dei Re, luogo di sepoltura dei faraoni del Nuovo Regno, e della Valle delle Regine, dove venivano seppellite le mogli reali.
Un affresco nella tomba di Nefertari
Visitiamo la tomba affrescata di Nefertari, moglie preferita del faraone Ramses II, che ci riporta indietro di 3.300 anni mentre scendiamo la scalinata che ci conduce alla camera funeraria meravigliosamente affrescata.
L’aria è calda e pesante. Nello stretto passaggio la sensazione di claustrofobia viene intensificata dall’umidità alle stelle e non vediamo l’ora di uscire a prendere aria.
Ultima fermata presso un laboratorio artigianale di alabastro, vincitore incontrastato tra i souvenir locali, prima di ripartire con l’autista spericolato verso il nostro alloggio per trascorrere la nostra ultima serata egiziana.
Sharm el Sheikh - Hurghada - Luxor
Informazioni e consigli utili
Sicurezza: consultare il sito viaggiaresicuri.it. Al momento delle visite, sensazione di sicurezza diffusa
Valuta: sterlina egiziana. Diffuso l’uso della carta di credito
Requisiti di ingresso: passaporto con validità residua di 6 mesi dal giorno di arrivo. Nessuna vaccinazione obbligatoria
Quando andare: tutto l’anno. A luglio le temperature diurne sfiorano i 40°C. Tra ottobre e novembre le temperature sono più basse e il mare particolarmente caldo (29°C) ma ci sono meno ore di luce.
Come vestirsi: costumi, abiti leggeri e scarpe comode. Durante lo snorkeling indossavo una maglietta per proteggermi dal sole.
Cosa portare: crema solare alta protezione, occhiali da sole, foulard per proteggersi dal vento e dalla sabbia durante le escursioni.
Per lo snorkelling: maschera, boccaglio e pinne. Un maglietta bianca per non bruciarvi la schiena mentre siete in acqua.
Per le immersioni: ho portato in una valigia tutta la mia attrezzatura tranne la bombola. Si può anche noleggiare tutto sul posto.
Situazione strade: strade tutte asfaltate e facilmente percorribili. Utilizzato il pulmino con autista durante le escursioni oppure con il taxi. Attenzione alla loro guida sregolata
Prese di corrente: come quelle italiane
Internet: wifi diffuso nei resort. Acquisto sempre una SIM locale all’aeroporto.
Souvenir: spezie, argento, fogli di papiro decorati, oggetti di alabastro
Spesa per 8 giorni (resort 4stelle) Sharm El Sheikh: € 900,00 a persona inclusi voli ed escursioni
Spesa per 8 giorni (resort 5stelle) Hurghada: € 1.000,00 a persona inclusi voli, n. 10 immersioni ed escursione a Luxor
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