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BARCELLONA
Cosa vedere e cosa fare a Barcellona
Cosa vedere assolutamente a Barcellona in 3 giorni
BARCELLONA - 10 POSTI DA VEDERE ASSOLUTAMENTE:
BARCELLONA INFORMAZIONI PRATICHE
Pubblicato il 29 Giugno 2024
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Affacciata sul Mar Mediterraneo nella regione spagnola della Catalogna, Barcellona è una delle città più visitate al mondo per la sua atmosfera cosmopolita, per la sua offerta gastronomica ed i suoi tanti rooftop bars, per la sua fama di città trendy nel campo della cultura, della moda e dell’arte.
E’ una città di ampi viali alberati, di palazzi storici ed edifici modernisti che non potrai fare a meno di notare.
Non si può pensare a Barcellona senza menzionare il genio di Antoni Gaudì che, da quando vi giunse per intraprendere i suoi studi di architettura nel 1869, ha arricchito la città con i le sue opere moderniste dallo stile inconfondibile che le donano un’identità unica.
Girare per le strade di Barcellona vuol dire immergersi in una città in continuo movimento, tra abitanti dalla mentalità aperta e visitatori con guida turistica e macchina fotografica, in un perfetto mix di buon clima, atmosfera rilassata e bella gente.
1 - La Cattedrale
La Cattedrale di Barcellona
Situata nel centro storico, la Cattedrale di Santa Croce e Sant’Eulalia è in stile gotico con ampie facciate riccamente decorate e pinnacoli slanciati che puntano dritti dritti verso il cielo.
Acquistate il biglietto per visitare l’interno e per accedere alla terrazza panoramica situata sul tetto dalla quale avrete una vista a 360° sulla città.
2 - Il Centro Storico
Nella zona intorno alla Cattedrale, un labirinto di strade lastricate per la maggior parte pedonali si diramano in ogni direzione con edifici più recenti che si appoggiano su altri antichi in pietra formando una palette dei colori dell’ocra.
Il centro storico, Ciutat Vella, è una ragnatela di strade che portano al Barri Gotic, il quartiere gotico, e a El Born.
Le vie sono piene di negozi, locali e cocktail bar pieni di bottiglie allineate senza etichetta che offrono bevande composte quasi totalmente da ingredienti fatti in casa.
E ancora caratteristici caffè dove sedersi ed osservare il passaggio di gruppi di turisti e di fortunate persone del posto che vivono in mezzo a questa ricchezza estetica tutto l’anno.
La Monumental in Plaza de Toros oggi è un Museo della Corrida
Spostandosi verso la Sagrada Familia, si incontra La Monumental ovvero l’arena dove fino a pochi anni fa si tenevano le corride.
La prima volta che sono stata a Barcellona, negli anni ‘90, mi sono ritrovata seduta sulle gradinate a guardare uno spettacolo crudele di tori e toreri in una lotta impari che per fortuna oggi non è più permessa.
Il luogo è diventato il Museo della Corrida dove i visitatori trovano al suo interno le testimonianze di questo cruento spettacolo.
3 - La Sagrada Familia
La facciata della Sagrada Familia
La costruzione della basilica della Sagrada Familia, l’opera più conosciuta di Antoni Gaudì, è iniziata nel lontano 1882 e da allora è stata ostacolata da guerre, crisi economiche e politiche, carenza di fondi e per ultimo dal Covid.
Ma sembra che il suo completamento sia vicino.
La fine dei lavori è prevista entro l’anno 2026, in occasione del centenario della morte del suo ideatore che morì lasciando l’opera incompleta.
Al momento la Basilica, protetta Unesco dal 1984, è la più grande chiesa incompiuta al mondo ed è diventata il simbolo della città.
E’ una meraviglia architettonica per il suo miscuglio di stili, per la sua linea gotica, per i dettagli accurati e per le sue guglie di dimensioni mastodontiche che arrivano a 172 metri e dominano lo skyline della città.
L’intenzione di Gaudì era di rappresentare tutti momenti della vita di Gesù Cristo, dalla Natività fino alla Passione, raffigurandoli egregiamente sulle sue facciate.
Le 18 guglie previste nel progetto rappresentano rispettivamente i 12 apostoli, i 4 evangelisti, la Vergine Maria e Gesù.
I meravigliosi dettagli della facciata
Tappa imperdibile per chiunque visiti la città, fermatevi a guardarla da lontano, ammirate la sua ricchezza nei particolari carichi di simbolismo e non fatevi scappare l’occasione di visitare anche l’interno prenotando in anticipo il biglietto e saltando la coda chilometrica che sicuramente troverete.
Entrate, percorrete lentamente le navate e alzate gli occhi seguendo la linea degli altissimi pilastri.
Ispirato dalle forme della natura, Gaudì li ha voluti slanciati e simili a enormi alberi che si aprono con una chioma a ventaglio ricca di particolari mentre la luce passa attraverso le vetrate a piombo creando fasci luminosi ed un caleidoscopio di colori.
Rendete poi omaggio alla sua tomba situata all’interno di una delle quattro cappelle della cripta dove l’architetto ha trovato prematuramente riposo dopo essere stato investito da un tram.
Ora il suo corpo giace nel suo capolavoro più rappresentativo, quell’infinito progetto per il quale aveva lavorato per quarant’anni e che non ha mai potuto vedere concluso.
4 - La Pedrera - Casa Milà
La facciata di Casa Milà
Le decorazioni della facciata di Casa Milà
Correva il 1906 ed il sig. Perè Milà, ricco borghese, affidò all’architetto Antoni Gaudì la costruzione della nuova residenza per lui e la sua novella sposa in uno dei viali principali di Barcellona, il Passeig de Gracia.
Durante la costruzione, durata fino al 1912, Gaudì modificò più volte il progetto, infranse le regole urbanistiche comunali e finì in tribunale a seguito di discussioni con Milà per la sua parcella eccessivamente alta.
La scalinata interna di Casa Milà
Dopo essere stata affittata e poi passata di proprietà varie volte, Casa Milà rimase abbandonata fino al 1996 quando è stata recuperata e adibita a centro culturale di riferimento per la città.
A guardarla sembra di osservare una grande roccia, che ricorda i massicci della Catalonya, dentro la quale sono stati plasmati gli ambienti della casa seguendo le forme naturali di una pietra modellata dalla pioggia e dal vento.
Le finestre si aprono come fossero grotte ed i parapetti sembrano le fronde di alberi il cui movimento è stato fermato in una forma di ferro battuto.
Gli spigoli sono smussati e l’edificio si sviluppa in linee curve seguendo il pensiero di Gaudì secondo il quale “la linea retta è quella degli uomini, quella curva la linea di Dio”.
Salite fino al tetto, uno degli ambienti più suggestivi della casa, dove la sua fervida immaginazione ha generato le forme morbide di grate, passaggi e di una trentina di comignoli.
Cercate il comignolo più particolare e troverete incisi un cuore ed una lacrima.
E’ il cuore di Gaudì rivolto verso la sua amata città natale Reus e la sua lacrima sul lato verso la Sagrada Familia, la sua opera incompiuta.
5 - Casa Batllò
Nel percorso alla scoperta della Barcellona di Gaudì non potete mancare la visita a Casa Batllò, la residenza privata aperta al pubblico che oggi accoglie 1 milioni di visitatori l’anno.
Antoni Gaudì la restaurò su commissione della Famiglia Batllò tra il 1904 e il 1906 e cambiò integralmente il suo aspetto e gli ambienti interni che divennero talmente funzionali da assomigliare più ad un’abitazione dei giorni nostri che ad una di inizio ‘900.
La facciata di Casa Battlò con i balconi a forma di maschera
E’ situata al n. 43 di Paseo de Gracia a fianco di altri edifici restaurati in stile modernista da architetti dell’epoca durante un progetto di ristrutturazione urbanistica.
La via, che ora è susseguirsi di palazzi che sembrano provenire da una realtà alternativa, era stata in realtà conosciuta come “l’isolato della discordia”.
Dettaglio della torretta sul tetto con la croce che segna i 4 punti cardinali
La sua facciata è un inno alla felicità e all’allegria.
Gaudì ha combinato pietra, vetro e ceramica sulla superficie ondulata dando sfogo alla sua creatività come un pittore sulla sua tela, senza progetti vincolanti come era solito fare.
Le linee curve proseguono all’interno in una combinazione di forme semplici, elementi decorativi in ceramica e vetro colorato esaltati dall’illuminazione naturale.
Le tegole del tetto ricordano la pelle di un drago, sembra per ricordare la leggenda di San Giorgio, patrono della Catalogna, che uccise l’animale per salvare la principessa ed il popolo.
Salvador Dalì ha visto nelle sue forme ondulate le onde di un mare calmo; ad altri ricorda i paesaggi acquatici delle Ninfe di Monet.
Gaudì non spiegò mai la sua opera lasciando una casa piena di simboli a cui ognuno di noi è libero di dare la propria interpretazione.
6 - La Rambla
La Rambla di Barcellona
E’ la via più iconica, anzi, le vie più iconiche di Barcellona considerato che in realtà si tratta di 6 viali alberati che si susseguono uno dopo l’altro da Plaza di Catalunya fino alla statua di Cristoforo Colombo, uno dei monumenti più cari ai suoi abitanti.
Affollata ad ogni ora del giorno e della notte, rappresenta l’anima della città.
E’ un posto perfetto per ascoltare la sua voce, o meglio, il vocìo della gente che passeggia accanto a statue viventi, venditori ambulanti che cercano di vendere inutili cianfrusaglie, cartomanti, venditori di fiori e artisti di strada.
E’ un tuffo in un Paese delle Meraviglie, popolato da strani personaggi, a volte talmente paradossali da far credere di essere nelle pagine di un libro di fiabe.
L’insegna a inizio del viale della Rambla di Barcellona
Il termine Rambla deriva dalla parola araba ramla e significa arenile, chiamata così per il torrente che scorreva in questa zona che all’epoca era sede di vari conventi.
Solo nel XVIII secolo vennero costruite alcune case nella zona del mercato La Boqueria e l’urbanizzazione crebbe incessantemente fino a diventare la Rambla che oggi conosciamo.
7 - Il mercato La Boqueria
Le bancarelle del mercato La Boqueria
Se siete sulla Rambla, non potete mancare la visita al Mercato de La Boqueria, un coloratissimo mercato ospitato in un edificio dai tratti modernisti dove troverete qualsiasi tipo di cibo dell’universo gastronomico dalla carne al pesce freschissimo, frutta e verdura di prima qualità, spezie, prelibatezze locali e piatti internazionali.
Le bancarelle sono disposte con particolare cura ed una festa di colori vi farà innamorare del luogo.
Frequentato sia da turisti che da gente del posto, questo mercato nasce sulle rovine del Monastero di San Giuseppe che, nel 1840, venne riadattato per diventare il mercato coperto per i contadini dei villaggi vicini.
Fermatevi per acquistare del cibo take-away o per gustare uno spuntino da seduti in uno dei tanti tavoli situati all’interno ed immergetevi nel suo folklore: capirete perchè questo luogo significa così tanto per i locali.
Le Rubriche
8 - Plaça d’Espanya
Vista su Plaça d’Espanya
E’ difficile non passare, per un motivo o per l’altro, per Plaça d’Espanya durante la visita di Barcellona.
La piazza si trova poco fuori dal centro ed è il punto d’intersezione di varie arterie principali della città dove attorno ad una rotatoria a più corsie, con al centro l’altissimo monumento dedicato ai mari, i veicoli volteggiano all’infinito come pianeti attorno al sole.
9 - Font Màgica de Montjuic
La piazza fu costruita durante l’Esposizione Universale del 1929 e si trova ai piedi della collina di Montjuic, una collina raggiungibile in auto, a piedi o con una teleferica dalla quale si gode di una bellissima vista su Barcellona.
Lo spettacolo di luci e suoni della Font Magica
In questa zona verde considerata una città nella città ed amata dai barcellonesi e dai turisti in ugual misura, si trovano il Castello di Montjuic, la meraviglia architettonica dello Stadio Olimpico, il Museo Nazionale d’Arte e la Font Magica.
Durante tutto l’anno nelle serate del weekend l’acqua della splendida fontana danza creando delle coreografie di musiche e colori e attira 2,5 milioni di visitatori all’anno.
Salite la collina e prendete posto per assistere a questo spettacolo completamente gratuito. Spegnete il cellulare e godetevi il momento.
10 - Parc Guell
A pochi chilometri dal centro, sul lato della collina del Carmel si trova il Parc Guell.
Eusebi Guell, ricco imprenditore barcellonese, pensò di far costruire una città-giardino dallo stile innovativo totalmente diverso dal resto della città e affidò la direzione dei lavori ad Antoni Gaudì.
La sua idea fu un fallimento ed il quartiere non venne mai abitato.
Nonostante ciò, il parco è uno dei luoghi più visitati e fotografati di Barcellona dove le linee curve, i riferimenti alle forme della natura e la tavolozza di colori utilizzati denotano lo stile inconfondibile di Gaudì.
Entrare nel parco, dove si può tranquillamente trascorrere metà giornata, vuol dire uscire dal tempo e varcare la soglia di un mondo fantasioso dove tessere colorate di mosaico una accanto all’altra danno vita a muri dalle forme tondeggianti, a colonne inclinate contro ogni regola di costruzione, ad animali fantastici e a case che sembrano di pan di zenzero e dettagli di marzapane quasi fossimo nella famosa favola dei fratelli Grimm.
Prendetevi del tempo per visitare la casa di Antoni Gaudi dove l’architetto vi trascorse gli ultimi anni di vita, ora diventata un museo.
Fate come me e salite nel punto più alto sulla terrazza panoramica e lasciate che il vostro sguardo spazi sulle strade di Barcellona e sulla Sagrada Familia.
E poi seguite le linee rette dei solchi scavati dalle arterie principali della città su un tappeto di palazzi fino raggiungere il mare.
Da lì potete ammirare la bellezza di Barcellona, come fosse un gioiello disteso al sole.
Barcellona informazioni pratiche e consigli utili
Popolazione: 1.620.000 persone
Quando andare: tutto l’anno. Clima di tipo mediterraneo
Sicurezza: i borseggiatori sono una piaga per la città. Evitate di camminare da soli con il buio. Aggiornamenti su viaggiaresicuri.it
Valuta: Euro
Accettate carte di credito ovunque
Requisiti di ingresso: passaporto o carta identità valida per l’espatrio
Come vestirsi: abiti e scarpe comode
Come spostarsi: dall’aeroporto al centro città ci sono sia il treno che l’autobus che partono ogni 30 minuti
E’ facile spostarsi all’interno della città con la metro, tram, autobus di linea oppure autobus turistici hop-on hop-off. I taxi non sono particolarmente costosi
Barcellona City Card: acquistato online su www.tiqets.com in varie combinazioni per prenotare i biglietti saltacoda ai monumenti e biglietti dell’autobus turistico
Orari dei negozi: 09-13 / 17-20 da lunedì a sabato
Orari dei musei: da martedì a domenica 10 - 20
Sagrada Familia aperto tutti i giorni fino alle 19, Casa Milà tutti i giorni (tranne natale e dal 15 al 21 gennaio) fino alle 22, Casa Batllò aperto tutti i giorni fino alle 21, Parc Guell aperto tutti i giorni fino alle 18 (in inverno) - 20:30
Cosa mangiare: Paella accompagnata dalla Sangria, Baccalà alla Catalana, Tapas e Pa Amb Tomaquet (simile alla bruschetta), il dolce Crema Catalana oppure la focaccia Coca (street food).
Mercato La Boqueria aperto da lun a sabato dalle 08 alle 20:30
Prese di corrente: 220V spinotto tondo tipo Schuko. Portare con sé un adattatore
Internet: si può utilizzare l’operatore italiano senza costi aggiuntivi. Il wifi è diffuso ovunque
Souvenir: turron (dolce a base di mandorle), Cava (vino frizzante), scarpe Avarcas e Espardenyes (tradizionali catalane), ceramiche
Spesa per 3 giorni (hotel 3 stelle ): € 600 a persona esclusi i voli
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