Travel Blog
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SIGRI
DOVE ANDARE IN VACANZA IN GRECIA
La poetessa Saffo, originaria di Lesvos, in un affresco di Raffaello
Lesvos - La Foresta Pietrificata di Sigri
SIGRI (Lesvos) - COSA VEDERE IN 2 GIORNI
“Chiedimi se sono felice” … e a me viene subito in mente Sigri.
Quell’estate durante un afoso agosto, abbiamo guidato dallo stretto dei Dardanelli lungo la costa turca fino quasi a Smirne prima di decidere su due piedi di prendere il primo traghetto e puntare verso le isole greche alla ricerca di un mare più pulito e di località meno affollate.
L’isola greca di Lesvos o Lesbo si trova a sole due ore di navigazione dalla Turchia ma l’atmosfera è completamente differente.
Il battito dei secondi dell’orologio sembra sincronizzarsi con le nostre pulsazioni rallentate in questa placida isola non ancora intaccata dal turismo di massa, solcata da strade di campagna che tagliano appezzamenti piantumati con ulivi, noci, querce e paesini addormentati nella calura estiva.
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L’atmosfera rilassata di Lesvos
E’ l’isola greca di filosofi, di miti della poesia antica, come la poetessa Saffo che racconta in modo sensuale ed appassionato l’amore tra donne, del mare e del liquore all’anice Ouzo.
Sigri è un villaggio di pescatori situato sulla costa ovest dell’isola e guarda l’isola di Megalonisi che la protegge dal vento che spazza il mar Egeo, il Meltemi, e ne fa un porto tranquillo.
L’attrazione principale è il Geoparco della Foresta Pietrificata che si trova ai margini del paese ed è sito protetto Unesco dal 2004.
Vista sul territorio del Geoparco
Dettaglio di un tronco fossile
A seguito di un’eruzione vulcanica, le ceneri hanno ricoperto l’ampia foresta di conifere e nel corso del tempo il materiale organico è stato sostituito da minerali che hanno portato alla pietrificazione.
Questo straordinario fenomeno ora ci permette di vedere i resti fossili di alberi un tempo enormi che riposano da 18 milioni di anni nel loro nuovo corpo di pietra.
Merita una visita il Museo di Storia Naturale che si trova all’entrata del parco prima di proseguire lungo il percorso che corre attraverso una vasta distesa assolata puntellata di tronchi, o parti di essi, che si trovano nella loro posizione originale dei tempi dell’eruzione.
In questa zona il territorio è brullo e lo sguardo può scorrere libero su ampi spazi dai colori ocra, marrone e verde oliva fino ad arrivare al villaggio di Sigri che sembra dormire rannicchiato accanto al mare.
La base di un tronco fossile
Si notano subito i resti del Castello costruito durante l’occupazione turca del sultano Mehmet I che si trova in posizione strategica sulla collina e che proteggeva il porto dagli attacchi dei pirati.
Ora rimangono solo le mura perimetrali ed un’entrata ad arco in stile arabo.
L’entrata delle rovine del Castello
Dal Castello si gode di una meravigliosa vista sul villaggio di casette bianche dai tetti rossi, sul porticciolo con le barche da pesca allineate e sulla spiaggia di sabbia dorata.
Muovendosi nel reticolo di stradine strette del paese, affacciata sul porto si trova la chiesa di Saint Theophanes Sugrianis, dall’architettura bizantina e gli interni riccamente decorati, che merita una visita.
Girovagando senza meta tra il labirinto di vicoli, che ogni tanto si allargavano per regalarci il panorama sul mar Egeo, si trovano semplici trattorie: non abbiamo potuto resistere alla tentazione di sederci sulle sedie colorate di un locale che offriva dell’ottima cucina tipica greca.
Eravamo all’ombra del pergolato di bouganville, con ottimo cibo, circondati da amichevoli gattini e senza nessuna fretta. E’ stato uno dei momenti più felici della mia vita.
La Spiaggia del paese di Sigri
Una giornata in Grecia non è completa se non si fa almeno un bagno.
La spiaggia del paese è una stretta distesa di sabbia delimitata da una fila di alberi di casuarina, senza servizi e con pochi ombrelloni di paglia.
Il mare poco profondo e trasparente invitava ad una nuotata nella baia in direzione del Castello.
La sensazione era di piacevole leggerezza e mi sembrava di volare. Questa era proprio la magia di cui avevo bisogno.
Le Rubriche
Sigri - Informazioni pratiche e consigli utili
Quando andare: da giugno a settembre
Sicurezza: non abbiamo avuto nessun problema
Come vestirsi: vestiti leggeri e comodi.
Scarpe comode, vestiti freschi e cappellino per camminare nella valle della Foresta Pietrificata dove non ci sono zone ombrose
Come arrivare: sia i traghetti che l’aereo arrivano al capoluogo Mitilini.
Da lì in circa 2 ore di auto si arriva a Sigri.
Le strade sono in buono stato.
Souvenirs: ouzo, olio d’oliva e olive, portafortuna Occhio Greco
Spesa per 2 giorni: € 150 a persona (senza i trasporti)