Travel Blog
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INDONESIA - Vista dal Mare
Crociera da Lombok a Komodo
Il Parco Nazionale di Komodo
COSA VEDERE IN 4 GIORNI DI CROCIERA:
Pubblicato il 15 Giugno 2024
L’itinerario della crociera in Indonesia: da Lombok a Komodo
Mi appoggiavo prima all’una e poi all’altra parete nel goffo tentativo di arrivare al bagno senza cadere e cercando di portare lo sguardo all’orizzonte per salvarmi dal mal di mare che era pronto ad approfittare di un mio attimo di distrazione per avere il sopravvento.
Io ed il mio compagno di viaggio e di vita eravamo in navigazione al largo delle coste dell’isola di Sumbawa che dal mare ci dava l’impressione di essere un posto remoto con le bianche spiagge deserte e le sue colline dal colore verde muschio che salivano improvvisamente di altitudine come nella penisola dove sorge il famigerato vulcano Tambora, conosciuto per la sua eccezionale esplosione del 1815.
L’eruzione fu talmente potente da offuscare con le sue ceneri l’intero emisfero nord e l’anno successivo, il 1816, fu ricordato come l’anno senza estate.
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Il viaggio era iniziato il giorno precedente quando di sabato mattina il tour operator aveva radunato i 20 partecipanti alla traversata nella loro sede di Sengiggi sull’isola di Lombok e, con un pulmino, ci aveva accompagnati sulla costa ovest dell’isola per imbarcarci nel primo pomeriggio sulla barca costruita con legno del Borneo “Sehat Elona” che ci avrebbe portato fino a Komodo in 4 giorni/3 notti di crociera.
La barca in legno Sehat Elona
Fantastico godersi il vento sulla prua
La barca era comoda e meravigliosamente dipinta di bianco e azzurro, con cabine vetrate e spaziose ed alcune, come la nostra, avevano il bagno privato ed un balcone.
Una soluzione decisamente più confortevole se paragonata alle altre imbarcazioni che facevano la nostra stessa traversata con bagni in comune e dormitori sul ponte.
Siamo arrivati giusto in tempo per goderci il tramonto dalla collina che improvvisamente si inalzava sull’isola di Kenawa.
Ci siamo arrampicati fin sulla cima per guardare il sole calare e nascondersi dietro la linea dell’orizzonte ricamando degli intarsi dorati sulle altre piccole e grandi isole dell’Indonesia.
Scattiamo alcune foto prima di rientrare nella barca assieme ai nostri compagni di avventura che scopriamo arrivare un po’ da dovunque:
un ragazzo cinese nomade digitale, dei giovani olandesi in vacanza in l’Indonesia da due mesi, una coppia francese che da un anno era in giro nel Sudest Asiatico ... tutti a ricordarmi di quanto sia meraviglioso seguire i nostri desideri ed ispirazioni senza aver paura di uscire dai percorsi convenzionali.
Nuotare con gli Squali Balena
L’imbarcazione attorno alla quale si radunavano gli squali balena
La posizione esatta del bagno con gli squali balena in Indonesia
Ci siamo buttati in acqua armati di maschere e boccaglio in un mare profondo e nero in attesa del loro arrivo.
Non abbiamo dovuto aspettare molto.
Improvvisamente, una forma allungata, elegante e delicata, passava a pochi metri da noi mentre la guardavamo attraverso i vetri delle nostre maschere dal pelo dell’acqua.
Uno, due, fino a tre squali balena ondeggiavano senza curarsi della nostra presenza in una danza ipnotica che ci ricordava le danzatrici balinesi nonostante la loro stazza sovradimensionata e i loro 10 metri di lunghezza.
Nuotavano mentre noi ammiravamo la loro pelle grigia maculata di bianco e gli altri pesci che vivevano in simbiosi nascondendosi sotto il loro ventre a beneficio di entrambi gli animali.
Ci trovavamo in un’ampia baia dell’isola di Sumbawa, Teluh Saleh, ed ogni mattina le imbarcazioni di pescatori si fermano per attirare questi pacifici animali con gamberetti e altro cibo e dare l’opportunità ai visitatori di tutto il mondo di fare questa straordinaria esperienza.
Facciamo una riflessione sul fatto che questi animali magnifici fanno affidamento sul cibo fornito dall’uomo invece di vivere una vita completamente selvaggia.
Ci viene anche da pensare al profitto che l’industria del turismo porta alle popolazioni locali le quali invece di cacciare gli animali li utilizzano per attirare i turisti e trarre profitto senza intaccare la fauna marina.
E’ stato l’incontro che attendevo dall’inizio della vacanza e per il quale avevo scelto questo l’itinerario tra le opzioni proposte.
Prima di ritornare in Italia volevo fissare questo momento memorabile.
Ora è indelebilmente disegnato sul mio avambraccio ed il maestoso animale rimarrà sempre insieme a me e al magnifico ricordo che porto nel cuore.
Guardare lo squalo balena dalla barca
Io e il tatuatore del mio squalo balena
Parco Nazionale di Komodo - l’incontro con i Draghi di Komodo
Il Parco Nazionale di Komodo
E’ un luogo selvaggio. Un panorama che non si dimentica facilmente.
Delle isole che danno l’impressione di essere arrivati in un arcipelago primordiale ed inospitale in cui nessun altro prima di te ci ha messo piede.
Invece, tanti altri ci sono passati e passeranno a visitarlo.
Ma non importa: questa è la mia versione della storia e mi piace rimanere con la mia convinzione.
Stiamo per arrivare nel Parco Nazionale di Komodo
Sembra di essere nell’età della formazione dei continenti. Ed in questa ambientazione un parente degli estinti dinosauri domina il territorio dalla lontanissima preistoria dalla quale è arrivato incredibilmente fino ad oggi senza particolari mutazioni.
Specie in via di estinzione con solo 3000 esemplari rimasti sulle isole di Komodo e di Rinca nel Parco Nazionale di Komodo e sull’isola di Flores, il Drago di Komodo è un varano dalle dimensioni eccezionali che può raggiungere i 3 metri di lunghezza e i 90 kg di peso ma nonostante ciò riesce a correre fino a 20km/h e nuotare agevolmente.
E’ un feroce predatore che attacca le sue prede e le intossica con il veleno del suo morso e con i batteri che trasmette. Segue le sue vittime, indebolite e doloranti, anche per una settimana finchè non moriranno e potrà cibarsene.
Un Drago di Komodo si aggira nell’isola
Eccoci in posa per la foto più famosa con il Drago di Komodo
Non avevamo ancora attraccato sull’isola che già riuscivamo a vedere alcuni piccoli draghi di Komodo camminare sulla spiaggia.
Assieme ai ranger, che ci indicavano il percorso da seguire e ci difendevano da eventuali attacchi con dei lunghi bastoni dalla punta biforcuta, abbiamo seguito un tracciato tra la vegetazione mentre alcuni varani riposavano immobili o camminavano lentamente.
I ranger controllano dei Draghi di Komodo che passano vicino a noi
I cervi sono una delle prede dei Draghi di Komodo
Ci accorgiamo che queste isole, che sembrano la perfetta rappresentazione dell’ asprezza di Madre Natura, sono in realtà ricche di vita.
Su quest’isola abitano cervi, cinghiali, serpenti, topi ed uccelli, tutti possibili prede del varano.
Mentre proseguiamo nella visita vediamo dei cervi guardarci con aria annoiata dalla spiaggia in una scena che probabilmente si è ripetuta attraverso le epoche storiche, dalla preistoria fino a noi.
Padar Island - La Spiaggia Rosa
I coralli bianchi e rosa formano le spiagge coralline di Padar Island
La spiaggia rosa... è davvero rosa
Di nuovo in barca, ci siamo spostati da Komodo navigando per circa un’ora nel Parco Naturale fino a Padar, una splendida isola caratterizzata da spiagge formate da frantumi di coralli bianchi e rosa portati dal mare che donano la caratteristica sfumatura.
Navigando tra le isole del Parco Nazione di Komodo
“Non sono mai stata in un posto del genere” ho pensato appena messo piede sulla terraferma quando ancora non mi era passata la sensazione di movimento a cui mi ero abituata dopo 3 giorni di barca.
Un luogo assolutamente magico, una bellezza semplice in cui la natura era la protagonista incontrastata e che considero il più bel posto dove ho posato lo sguardo.
Eccomi sulla spiaggia rosa a Padar Island (P.N. Komodo)
Ci siamo staccati dal nostro gruppo che rimaneva vicino al tender che ci aveva fatto sbarcare.
Abbiamo camminato sulla sabbia corallina senza raggiungere l’estremità della spiaggia che proseguiva ancora con il suo profilo a mezzaluna per centinaia di metri mentre un paio di cervi si erano avvicinati alla riva quasi fossero creature frutto della mia fantasia.
In quel momento eravamo noi, la natura intatta e il mare caldo e placido che, con il suo lieve e continuo moto, sembrava avere delle storie da raccontarci.
Lasciamo con dispiacere quest’isola che raffigura perfettamente la destinazione da sogno.
Vista dall’alto di Padar Island (P.N. di Komodo)
La luce del tardo pomeriggio iniziava ad affievolirsi prima dell’ora di cena in questa parte del mondo.
Il sole stava correndo verso la linea dell’orizzonte per lasciare il posto ad una luna che si sarebbe specchiata nel buio del mare.
Ma prima che questo accadesse, sulla cima del promontorio in posizione privilegiata sopra le baie, abbiamo dato un ultimo saluto a questo luogo.
Abbiamo atteso che il sole si tuffi nel mare, che le luci rosso dorate si affievoliscano e che il buio faccia calare il sipario su uno spettacolo da applausi.
Le Rubriche
Meniarite Island e attracco a Labuan Bajo
Vista dal mare su Meniarite Island ( PN di Komodo
Meniarite Island è una piccola zattera galleggiante nel mare al largo di Flores, dove avremmo attraccato nel pomeriggio di quella stessa giornata.
Abbiamo steso il nostro asciugamano su una delle due piccole spiagge bianche dell’isola divise da una fila di chioschi di souvenir e bevande.
Non riuscivamo a resistere al richiamo di quell’acqua così chiara ed invitante e ci siamo tuffati per un immediato effetto rinfrescante.
Una decina o più di baby squali, di circa 80 cm di dimensione, nuotavano assieme a poca distanza e, come la Natura ci ha insegnato, anche stavolta non si curavano di noi ma pinneggiavano pacifici nelle tranquille acque basse che circondano l’isola.
Vista sul porto di Labuan Bajo
Ci avvicinavamo purtroppo al porto di Labuan Bajo, porto di attracco e fine della nostra avventura in barca.
Il Capitano ed il suo vice cantano e suonano
Non mi piacciono gli arrivederci e anche questa volta ho sentito un pizzico di malinconia e la sensazione di non aver ringraziato abbastanza e dimostrato la mia gratitudine all’equipaggio che ci ha accompagnato, assistito e divertito durante la navigazione e oltre:
Harry che si preoccupava che avessimo mangiato e che fossimo sempre aggiornati sugli spostamenti;
il Capitano che salutava con ampi sorrisi;
il suo vice che non perdeva un’occasione per prendere la sua chitarra e suonare motivetti allegri;
l’equipaggio che improvvisava sfide equipaggio contro ospiti a beach volley sulla spiaggia rosa con due pali e una corda a far da rete...
Perchè alla fine sono le persone che rendono questa parte del mondo un posto meraviglioso in cui andare.
In Barca fino a Komodo informazioni pratiche e consigli utili
Sicurezza: sicurezza percepita ovunque.
Sull’isola di Komodo eravamo sempre accompagnati dai ranger.
Pagamenti: servono contanti per acquistare dalle bancarelle presenti su alcune isole o a Komodo
Valuta: Rupia indonesiana
Quando andare: da aprile a novembre quando la stagione è secca e il mare è meno mosso. Quel tratto di mare è percorso da forti correnti (che rendono le sue acque piene di vita) e nella stagione sbagliata le onde sono più alte
Come vestirsi: abiti leggeri, felpa per la sera e scarpe comode su terreni accidentati per i trekking. A bordo si resta sempre in costume e a piedi nudi
Cosa portare: medicamenti per il mar di mare (se ne soffrite come me), indispensabili crema solare cappellino e occhiali da sole
La maschera e il boccaglio di solito vengono fornite in barca ma non le pinne
La dry bag è utilissima quando si scende a terra con il tender
Custodia per il cellulare se volete fare le foto subacquee
Cibo: portate con voi in barca degli snack o delle bevande aggiuntive che di solito non sono a bordo
Prese di corrente: prese all’italiana
Internet: di solito viene fornito il wifi nella zona relax
Souvenir: braccialetti e collane di conchiglia, statuette in legno e suppellettili in noce di cocco
Spesa per 4 giorni (4 giorni - 3 notti ): € 500 a persona pensione completa e ingresso al parco incluso