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GIORDANIA

Cosa fare e cosa vedere in Giordania

L’oasi di pace del Medio Oriente

1 - Amman

Dall’alto della Cittadella Jabal Al Qal’a sembra di vedere dei mattoncini di legno chiaro talmente ammassati da non riuscire a scorgere il terreno sottostante.

Poi, guardando meglio, si iniziano a distinguere le fessurazioni di porte e finestre, i serbatoi per l’acqua piovana e le parabole sui tetti che sembrano punti di luce mentre riflettono il sole impietoso.

Solo lo slancio dei minareti che si stagliano nel blu del cielo spezza la linea ondulata delle colline che contraddistingue il territorio su cui sorge Amman.

Il nostro viaggio in Giordania inizia proprio dalla capitale che ci accoglie la sera del nostro arrivo con una tempesta di sabbia che ha reso difficoltoso e rallentato il nostro atterraggio all’aeroporto intitolato alla Regina Alia.

Le case ammassate su una delle colline di Amman

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Damnoen Saduak Floating Market, Thailand

viaggio in


thailandia

Ristorante tipico nel centro di Amman

La Giordania, considerata un’oasi di pace in mezzo ai turbolenti paesi vicini, è infatti una Monarchia Costituzionale dove la Famiglia Reale è molto amata.


Vedrete un po’ ovunque la Famiglia Reale sorridente in posa per la foto: appesi sul lato dei palazzi, sui cartelloni a bordo strada o in cornici appoggiate all’interno di negozi e locali.

Percorriamo le strade di Amman a piedi per dirigerci verso i punti di interesse che, oltre alla Cittadella summenzionata, sono il Teatro Romano, il Museo della Giordania e la Moschea di Re Abdullah solo per citarne alcuni.


Lascio alle guide turistiche i dettagli storici e architettonici della città sicuramente più competenti di me in materia.

Ciò che a noi interessa di più è guardarci intorno ed osservare la gente del posto, il caotico traffico cittadino, perderci per le vie del centro mentre riecheggia tra i palazzi l’ipnotico richiamo alla preghiera del muezzin per poi proseguire sudando lungo il saliscendi delle colline dai marciapiedi alti e pieni di buchi facendo attenzione a non inciampare nel cesto di frutta lasciato a terra o nello sgabello abbandonato fuori dal negozio.

I resti del Teatro Romano

Un negozio di oli essenziali del centro di Amman

Mi piacerebbe portarvi con me in un viaggio sensoriale e farvi sentire i profumi di fiori e spezie che incredibilmente si percepivano passeggiando per le strade, anche in quelle più affollate, e farvi entrare nei negozi con le pareti piene zeppe di boccette dorate riempite con oli essenziali, ognuna delle quali aspetta solo di venire preferita rispetto alle altre mille esposte.

Avventuratevi poi in uno dei tanti souk per fare acquisti dal sapore ​mediorientale di spezie, bicchierini da te o dolcetti zuccherosi e per ​testare sulla vostra pelle la simpatia del popolo giordano che vi ​stupirà.


Ovviamente la contrattazione del prezzo è d’obbligo quindi fate ​emergere il mercante arabo che è in voi ed osate nella trattativa.

2 - Jerash

In posa nel foro ovale di Jerash

I resti del colonnato del Tempio di Zeus

Amman, oltre a essere piena di luoghi dal fascino mediorientale come uno si aspetta, rappresenta anche un’ottima base per visitare altre località di interesse turistico.


Ed è così che partiamo, con la nostra auto a noleggio verso nord sulla via che arriva dritta dritta fino a Damasco.

Ma noi ci fermiamo prima perché dopo circa 50km incontriamo l’antica città greco-romana di Jerash.

Vale sicuramente la pena trascorrere almeno mezza giornata tra le sue rovine considerate tra le meglio conservate al mondo: seguendo il lastricato che ha visto 2.000 anni di storia si passa su quel che resta del Foro, il centro della vita cittadina, con il caratteristico colonnato che segue la sua forma ovale, costeggiando i resti di vari teatri fino al Tempio di Zeus che domina dal punto più alto l’intera vallata.

3 - Mar Morto

Vista dall’alto sul Mar morto

Da Amman dopo un’ora di auto in direzione opposta e percorrendo una strada perfettamente asfaltata si raggiunge il Mar Morto.


Nel caldo soffocante, l’abbiamo costeggiato in direzione sud incontrando sulla strada vari resort 5 stelle rinomati per i trattamenti estetici che saltavano fuori inaspettatamente dalla sabbia come dei jack-in-the-box creando uno stridente contrasto con il desolato paesaggio circostante.


Per accedere al mare e fare il bagno si entra necessariamente in uno di questi resort che permettono di utilizzare i loro servizi e le piscine di acqua dolce.


Noi ci siamo fermati alla O Beach, abbiamo pagato l’entrata e siamo scesi fino al mare facendo attenzione a non scivolare sui cristalli di sale accumulati sulla riva per immergerci con fatica nell’acqua così salata e densa da sembrare olio.

La piscina del Resort con la vista sul Mar Morto

Il bagno nel Mar Morto, un’esperienza da non perdere

4 - La Strada dei Re

Il paesaggio spazzato dal vento nella Strada dei Re

Ci spingiamo ulteriormente a sud lungo la strada dei Re, molto ​panoramica con le sue curve sinuose che abbracciano valli color ​tabacco, incontrano villaggi di pastori e sfiorano castelli di antichi ​Crociati dove ci fermiamo per una visita breve e difficoltosa a causa ​delle raffiche costanti del vento Simun.

5 - Il deserto di Wadi Rum

Magnifici colori e forme del deserto

La nostra tenda “Marziana”

Il campo tendato gestito dai Beduini

E’ l’ora del tè attorno al fuoco

“Vasto, echeggiante e simile ad una divinità”.

E’ così che Edward Lawrence aveva descritto il Wadi Rum, il deserto color mattone alle porte del quale eravamo appena arrivati.

Avevamo il desiderio di goderci quello splendido panorama e di immergerci completamente in quell’ambientazione surreale: la cupola dal tetto trasparente all’interno del campo tendato gestito da beduini faceva proprio al caso nostro.


Stanchi per la giornata di viaggio, la sera è trascorsa attorno al fuoco con il delizioso tè speziato, il profumo della shisha fumata sui cuscini appoggiati a terra e la cena tipica a base di carne, riso e verdure cotte sottoterra.


Inaspettatamente, ci rimangono dei ricordi di questa serata che porteremo assieme a noi a lungo.

L’alba del mattino successivo riflette le sue prime luci sulle imponenti formazioni granitiche plasmate da anni di vento ed erosione e ci rimanda alle parole di Lawrence d’Arabia.


Ora ne capiamo appieno il significato.


Su una jeep dal tetto aperto oppure a dorso di un cammello si parte in esplorazione del deserto per ammirare da vicino formazioni rocciose particolari, le distese di sabbia e rocce dalle striature multicolore a perdita d’occhio e la sorgente ed i resti della casa che furono del più illustre abitante di questo luogo solitario: Lawrence d’Arabia.

Quel che rimane della ferrovia Hejaz

6 - Petra

Ultima tappa del nostro viaggio è il fiore all’occhiello del Medio Oriente: l’antica città nabatea di Petra.

Scavata integralmente nella roccia in una zona di canyon che la nascondeva alla vista dei nemici, la capitale dei Nabatei vanta 2000 anni di storia ed è stata dichiarata patrimonio Unesco nel 1985.

Monumento funerario chiamato Il Tesoro

Monumento funerario chiamato Il Tesoro

Uno stretto ed alto canyon dalle mille sfumature del rosso situato all’entrata del sito proteggeva l’intimità di una città che ha preso forma sulla roccia verticale e si estende tentacolare nella valle.

Percorrendo a piedi la stretta via d’accesso, la strettoia si apre improvvisamente per presentare il miglior biglietto da visita che si possa immaginare: Il Tesoro, un monumento funerario che vi lascerà a bocca aperta.


I vostri passi rimbomberanno nell’interno vuoto degli edifici di Petra che vedrete uno dopo l’altro nel lungo percorso che occuperà l’intera giornata.

Vi aspetta infatti la visita a maestose tombe, monasteri, teatri, magazzini ed abitazioni che hanno brulicato di vita e che ora giacciono immobili davanti agli occhi dei numerosi turisti.

Il Monastero si raggiunge dopo circa un’ora di camminata in salita ma ne vale davvero la pena

Questo sito, ormai abbandonato e silenzioso, me lo immagino impersonato in un’elegante signora d’altri tempi che, nella sua attuale decadenza, non vede l’ora di raccontare lo splendore dei suoi anni migliori e le storie di fiorenti commerci tra la Penisola Arabica ed il Mediterraneo di cui fu testimone.

Giordania: Informazioni pratiche e consigli utili

Popolazione: 11.490.000 persone

Religione: Islam

Sicurezza: consultare il sito viaggiaresicuri.it. Comuni piccole truffe o borseggi

Valuta: dinaro giordano. Diffuso l’uso della carta di credito

Requisiti di ingresso: passaporto con validità residua di 6 mesi dal giorno di arrivo. Nessun visto e nessuna vaccinazione obbligatoria

Quando andare: i periodi migliori sono le mezze stagioni per evitare il caldo intenso.

Noi siamo andati nel mese di Aprile ed abbiamo trovato 30 gradi ed un caldo insopportabile nella zona del Mar Morto

Come vestirsi: abiti leggeri e scarpe comode. Foulard per coprire le spalle e pantaloni lunghi per entrare nelle moschee. Soprattutto ad Amman, la maggior parte delle persone veste alla maniera europea

Situazione strade: strade tutte asfaltate e facilmente percorribili, presente segnaletica e indicazioni stradali anche in inglese. Attenzione al traffico sregolato di Amman!

Come spostarsi: noi abbiamo preso un’auto a noleggio all’aeroporto di Amman.

Prese di corrente: come quelle italiane

Internet: wifi diffuso negli alloggi turistici. Noi abbiamo acquistato una SIM locale in aeroporto per usare il navigatore ovunque

Piatti tipici: mansaf (piatto nazionale), hummus, falafel, zarb (piatto beduino cotto sottoterra)

Libro in viaggio: “Lawrence d’Arabia e l’invenzione del Medio Oriente” di Amodeo

Souvenir: prodotti con i sali del Mar Morto, spezie, oli essenziali, kajal, tappeti beduini

Spesa per 7 giorni (categoria media): € 1.500 a persona voli inclusi